Descrizione
Il diavolo sulla quarta corda di Giovanna Strano.
Quando la ragione non riesce a dare spiegazioni sulle capacità straordinarie di alcuni grandi uomini, che hanno segnato con il loro talento il cammino dell’umanità, subentra il sospetto, la calunnia, la menzogna. É quello che è accaduto a un genio indiscusso della musica di tutti i tempi: Nicolò Paganini.
Dotato di eccellentissime doti musicali, dalla nascita vive una vita intensa, contrassegnata dal successo, dall’acclamazione da parte di grandi personaggi del contesto storico del 1800, ma anche costellata da innumerevole episodi di malattia che segnano una vita di sofferenza.
Paganini non è bello, eppure il fascino che ne avvolge la persona, capace di mandare in estasi il pubblico durante le esecuzioni, attrae donne di svariati lignaggi, come le sorelle Elisa e Paolina Bonaparte, facendone uno dei personaggi più ambigui di tutti i tempi.
Compagno indissolubile della sua vita straordinaria è quello che lui stesso chiama il Cannone violino, un Guarneri del Gesù finito nelle sue mani grazie alla donazione da parte di un magnate francese.
Paganini giocherà con l’ambiguo, con le illazioni che girano sul suo conto di godere del supporto di forze demoniache, facendo leva sulla curiosità della gente che accorrerà in massa ai concerti. Tali congetture lo perseguiteranno fino alla morte, e anche dopo, segnando le vicissitudini della sepoltura. Unico grande amore è il figlio Achille, che gli resterà accanto fino alla fine dei suoi giorni.
La musica sovrasta ogni cosa, quale ragione profonda dell’esistenza.
Il romanzo trasporta il lettore in un mondo di armonia e di suoni, con l’intento evidente di manifestare la magia della musica attraverso quella delle parole.
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