Oggi, 6 luglio 2021, alle ore 19.00 nell’ambito della mostra d’arte di Via Mirabella dal titolo “L’aria, l’acqua, la terra, il fuoco”, l’artista Chicco Calleri incontra i rappresentanti dell’Associazione Noi Albergatori Siracusa (che ha patrocinato la mostra), gli operatori del turismo e gli imprenditori siracusani che hanno accolto con particolare sensibilità l’evento culturale proposto e che grazie ai loro contributi ne hanno permesso la realizzazione.
I “volti” di Chicco Calleri resteranno ancora in esposizione, poi l’allestimento mobile della mostra cambierà prospettiva rivolgendosi verso altri aspetti della pittura di Calleri.
Uno sguardo nascoso (2015)
Madonna (2015)
Testa (2015)
Volto di una donna (2015)
L’incontro di ieri, con la presentazione del libro “Parlami in silenzio Modì” di Giovanna Strano, ha registrato la presenza di una cinquantina di persone che hanno seguito la conversazione su Modigliani in modo diverso, rispetto ai soliti luoghi comuni sul pittore “maledetto”. Giovanna Strano ne ha sottolineato l’umanità e le sofferenze che hanno condizionato la vita dell’artista livornese, mettendo in luce le ragioni del suo agire e la particolarità della sua pittura legata all’espressionismo psicologico. Durante la serata è stato esposto anche un abito sul tema delle opere di Modigliani realizzato da Gisella Scibona, Art Couture.
Al di là di un impossibile confronto fra i talenti artistici, durante l’incontro, al quale ha partecipato l’editore Giuseppe Maria Morganti, si è parlato del diverso approccio verso il ritratto da parte dei due pittori. Modigliani sempre alla ricerca spasmodica dei tratti psicologici del soggetto da dipingere, per farne emergere l’interiorità dell’animo, Calleri al contrario verso la ricerca di volti in forme astratte, in cui chi guarda possa scorgervi se stesso, o tratti di umanità diffusa. Se la pittura di Modigliani si rivolge verso le caratteristiche individuali della persona ritratta, quella di Calleri è orientata a una spiritualità evanescente, in cui ognuno può provare a cogliere il proprio senso della vita.
Anche la ricerca coloristica nei due artisti è diametralmente opposta, alla pittura corposa e materica di Amedeo, che affonda le proprie radici nell’esperienza di Cezanne, si contrappone la pittura diafana, trasparente e velata di Chicco. In entrami gli artisti sono invece evidenti i richiami alla tradizione e alla storia della pittura, dalle quali nessun vero artista potrà mai prescindere.
Vincenzo Marano (Curatore della mostra)